Quando si entra in un nuovo paradigma e ci si volta indietro per guardare quello vecchio, la prima cosa che di solito accade è che cose che prima ci apparivano del tutto normali, anzi grandi simboli della modernità, ora ci sembrano cose del tutto irrazionali. Il che non solo significa che ora ci sono le tecnologie, le prassi e le logiche per poter fare in maniera diversa le cose, ma che dietro ogni gestione che ora appare irrazionale c’è la possibilità di innovare, di fare impresa, di produrre cambiamento. Di fare meglio.
"Dante" di Alessandro Barbero
“The Future of Capitalism” di Paul Collier
"Come un Ministro per la Cultura" di Chiara Faggiolani
"Scritti politici" di Aristotele
Black Lives Matter
Per comprendere la complessità biologica
Se per leggere l’evoluzione della ricerca scientifica si adopera la teoria dei paradigmi dominanti di Thomas Kuhn, allora la storia della scienza appare come l’avventurosa e intrepida ascesa di idee in grado di dare un senso a interi mondi, seguita dalla crisi e quindi dal superamento dello stesso paradigma, divenuto incapace di interpretare nuovi fenomeni, esplicitando nel periodo di crisi anche esternalità negative in ambiti diversi della convivenza umana. Le scienze della vita dalla scoperta della doppia elica del DNA sono state guidate dal paradigma riduzionistico “DNA centrico”, che è stato fecondo di profondi risultati conoscitivi e di frutti corposi per la società. Quella raccontata in questo libro è la storia della crisi del paradigma riduzionista che non riesce a spiegare la complessità organizzata della vita, oggi emersa in tutta la sua magnificenza; nello stesso tempo viene presentata l’articolata proposta di un nuovo paradigma sistemico, innervato dagli apporti delle scienze computazionali e della intelligenza artificiale, capace di ricostruire un ordine e fornire predittività a processi biologici complessi, facendo leva sull’analisi sperimentale /computazionale del metabolismo, inteso come fulcro di ogni processo fisiopatologico. Il nuovo paradigma sistemico, “metabolismo centrico” aspira a diventare la nuova “idea guida” capace di sostenere un nuovo balzo in avanti della conoscenza e della prosperità delle nazioni. Questo libro è anche la storia della mente della sua autrice, Lilia Alberghina, che, andando controcorrente, sta indicando alla scienza ed alla società strade nuove potenzialmente ricche di frutti e di nuova avvertenza alla profondità e alla capacità di interazione del fenomeno Vita.
Lilia Alberghina è professore emerito di Biochimica presso l’Università di Milano-Bicocca; direttore scientifico di ISBE.IT, infrastruttura di ricerca per la Systems biology; Scholar della Johns Hopkins University, Baltimora, MD, USA; socio nazionale Accademia dei XL. È stata una dei leader nello sviluppo delle Biotecnologie nelle università italiane. Successivamente ha fortemente promosso la crescita della Systems biology e della Systems metabolomics. Le sono stati conferiti: Premio Feltrinelli dell’Accademia dei Lincei (1986); Laurea honoris causa in Biotecnologie Molecolari e Industriali dalla Università di Napoli Federico II (2012) e l’“Ambrogino d’oro” dal Comune di Milano (2010).