di Vito Vacca
L’affermarsi a partire dagli anni ottanta del paradigma neoliberista nei Paesi Occidentali, ha spinto all’applicazione di questa tipologia di politiche anche in Italia, il che ha portato soprattutto negli ultimi venti anni ad un forte ridimensionamento del personale nella Pubblica Amministrazione, ciò è avvenuto anche applicando il meccanismo del blocco del “turn-over” che ha portato ad elevare fortemente l’età media degli attuali occupati.
L’arrivo della pandemia ha mostrato chiaramente l’erroneità di queste politiche fatte di tagli lineari e contenimento forzato dei costi, senza avere una visione strategica della gestione del servizio nel suo complesso e della sua efficienza sistemica; a fronte di una serie di realtà di eccellenza nella sanità pubblica sono emerse anche le carenze strutturali causate dalle drastiche riduzioni delle risorse nei lustri precedenti, in particolare nella medicina territoriale ma anche in altri ambiti del settore sanitario.
Bisogna tenere presente che quanto è emerso riguardo alla sanità vale anche per gli altri comparti del Settore Pubblico, che sono stati drasticamente ridimensionati negli ultimi anni, non a caso nelle rilevazioni dell’OCSE risultiamo stabilmente negli ultimi posti per numero di addetti nella Pubblica Amministrazione in proporzione alla popolazione residente.