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Quella che segue è la Rassegna della stampa tedesca, curata dalla redazione di Stroncature, su commissione della Fondazione Hanns Seidel Italia/Vaticano. La rassegna ha cadenza settimanale ed è incentrata sui principali temi del dibattito politico, economico e sociale in Germania.
Stroncature offre un servizio di monitoraggio tematico internazionale completamente personalizzabile in base alle esigenza del committente, con la scelta dei temi, dei paesi e delle fonti da monitorare. Per maggiori informazioni sui servizi redazionali e di monitoraggio della stampa internazionale di Stroncature è possibile scrivere a mastrolia@stroncature.com
Kontrolle der Scholz'schen Rolle
Controllo del ruolo di Scholz
Secondo i giornalisti Daniel Brössler, Paul-Anton Krüger e Nicolas Richter con ogni probabilità la SPD non riuscirà a impedire una commissione d'inchiesta, richiesta dalla CDU/CSU, sul ruolo del Cancelliere Olaf Scholz (SPD) nello scandalo fiscale della Warburg Bank di Amburgo.
Sostengono ciò perché è quanto si evince da un breve parere legale scritto da un esperto dell'amministrazione del Bundestag e reso disponibile alla Süddeutsche Zeitung.
La CDU/CSU vuole che la commissione chiarisca se Scholz, in qualità di sindaco di Amburgo, abbia esercitato influenza sul fisco nel 2016 per proteggere la Warburg Bank - quest'ultima era stata coinvolta in transazioni illegali Cum-Ex.
La nota dell'esperto per la Commissione per il Regolamento conferma che il Bundestag non può controllare senza limiti le procedure dei Länder; ma ammette anche: "Un controllo delle azioni delle autorità statali da parte delle commissioni parlamentari d'inchiesta del Bundestag non è costituzionalmente escluso fin dall'inizio"; al contrario, ciò è possibile, ad esempio, per la "valutazione politica delle attività di controllo del governo federale".
I giornalisti sottolineano come il Bundestag abbia un "diritto di indagine indiretto" quando si tratta di esaminare le azioni delle amministrazioni statali nell'attuazione delle leggi federali e che per poterlo esercitare, il Bundestag ha bisogno di "informazioni sull'oggetto della supervisione, cioè sulle attività dell'esecutivo dei Länder".
Der Bundestag beschädigt sich selbst
Il Bundestag si danneggia
Secondo il giornalista Stefan Kornelius, sulla strada di una democrazia sempre più perfetta, il Bundestag ha fatto una straordinaria ammissione della sua impotenza.
Infatti, la maggioranza della coalizione di governo decide di istituire un consiglio dei cittadini in cui i partecipanti, estratti a sorte, dovranno discutere dell'etichettatura degli alimenti e dei rifiuti alimentari: in seguito, il Bundestag riceverà una raccomandazione e dovrà decidere in merito.
Ciò che dovrebbe simboleggiare la vicinanza ai cittadini e un po' di democrazia di base che per Kornelius solleva alcuni seri interrogativi sulla concezione che la maggioranza del Bundestag ha dello Stato di diritto e del rispetto della democrazia.
Infatti, secondo Kornelius, un parlamento che si esautora e delega i poteri a un organo scelto a sorte capitola di fronte al diffuso desiderio dei cittadini di una maggiore partecipazione politica e si rifugia nel simbolismo. Così, nel suo viaggio senza fine nella giungla della burocrazia e della partecipazione, la Repubblica sta aggiungendo un altro organo ai suoi ranghi, danneggiando il cuore stesso del sistema: il Parlamento.
Per Kornelius, così come il commissario straordinario del governo federale, ciò svaluta il lavoro dell'esecutivo e quindi offusca le responsabilità: nella democrazia parlamentare della Legge fondamentale, il Consiglio dei cittadini si chiama ancora Bundestag tedesco.
Die neue deutsch-chinesische Normalität
La nuova normalità tedesco-cinese
Il giornalista Paul-Anton Krüger sottolinea come il Ministro degli Esteri tedesco, Annalena Baerbock, e il Ministro degli Esteri cinese, Qin Gang, si siano incontrati per la terza volta in tre mesi.
Durante l’incontro “si sono confrontati nuovamente in un chiaro scambio di opinioni”, in quanto hanno trattato di questioni calde come il rapporto Cina-USA - e relativa questione Taiwan - e l’arresto della vincitrice del premio franco-tedesco per i diritti umani mentre si recava all'ambasciata dell'UE a Pechino.
Baerbock ha anche sollecitato la Cina a dialogare direttamente con la Russia per porre fine alla guerra di aggressione contro l'Ucraina - Gang ha respinto questa richiesta, così come l'aspettativa di Baerbock che Pechino persuadesse le sue compagnie a non fornire beni a duplice uso per l'industria della difesa russa.
In generale, Gang considera queste visite un segno di reciproco interesse nelle relazioni; anche se per Baerbock c'è ancora molto da discutere perché questi incontri servono a preparare le consultazioni intergovernative previste per giugno.
Krüger sottolinea come Baerbock abbia anche dichiarato che “Per quanto riguarda la protezione del clima, è chiaro che non ci saranno progressi senza Pechino. È uno dei capitoli in cui l'UE e anche il governo tedesco descrivono la Cina come un partner, non come un concorrente o un rivale sistemico.” Evidenzia anche come Gang abbia accolto con favore il fatto che la Germania e l'Europa non stiano cercando di separarsi dalla Cina, ma che comunque in Cina si stia seguendo la politica di riduzione del rischio "con grande preoccupazione".
Olaf Scholz sollte endlich den Europäer von der Leine lassen
Olaf Scholz dovrebbe finalmente lasciare il guinzaglio all'europeo
Secondo il giornalista Hubert Wetzel, se si fosse inclini al sarcasmo, si potrebbe concludere che “Un anniversario più un discorso più Olaf Scholz non sono necessariamente qualcosa di entusiasmante”, in quanto il cancelliere tedesco non è né un grande visionario né un oratore entusiasta. Infatti, il suo discorso al Parlamento europeo in occasione della "Giornata dell'Europa", che si celebra il 9 maggio, non conteneva né idee innovative né formulazioni che saranno ricordate per la loro concisione.
Ciò non significa che Scholz, secondo Wetzel, non abbia detto qualcosa di interessante. Ad esempio, ha chiarito quale sia il posto dell'Europa nella relazione triangolare con gli Stati Uniti e la Cina: Scholz ha esplicitamente definito l'America "il più importante alleato dell'Europa" e sostenuto il piano della Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, per contenere il pericolo di un'eccessiva dipendenza economica dalla Cina attraverso il cosiddetto de-risking, solo che vuole un de-risking "intelligente" - qualunque cosa significhi in pratica, sottolinea Wetzel.
Tuttavia, per Wetzel, questo non cambia nulla rispetto al problema principale che la Germania deve affrontare a Bruxelles. Gli altri Paesi dell'UE sostengono che la dimensione politica europea di una decisione non venga presa in considerazione a Berlino per disinteresse o per scontrosità; che la Germania si muova in modo irregolare a Bruxelles, o, quel che è quasi peggio, non sia in grado di prendere decisioni e quindi non abbia una leadership solida, essendo che i partiti della coalizione del semaforo litigano spesso.
Garantire una maggiore professionalità nella politica europea tedesca, secondo Wetzel sarebbe davvero una novità per Olaf Scholz ed un vantaggio per l'UE.
So kommt Volkswagen nicht aus der Krise
Non è così che la Volkswagen uscirà dalla crisi
Blocchi stradali, proteste per il clima davanti alla sede dell'assemblea, azioni di disturbo in sala, una torta volante che ha mancato per un soffio Wolfgang Porsche: c'è stato davvero molto da fare questa settimana all'assemblea generale annuale di Volkswagen, il più grande gruppo industriale europeo con 670.000 dipendenti.
Il giornalista Caspar Busse sottolinea come ovviamente le violente proteste e gli attacchi fisici ai funzionari VW siano inaccettabili ma che anche il comportamento della dirigenza di VW non sia da meno.
Tuttavia, le proteste e gli interventi mostrano le tensioni concrete in cui opera attualmente Volkswagen: diritti umani, ambiente, rotta per la mobilità futura incerta, non sensata governance aziendale, cattiva gestione, significativi problemi di software con i nuovi veicoli VW e una bassa quotazione in borsa.
Busse sottolinea come tutto questo insieme sia un mix pericoloso e che visto che le strutture di gestione di VW sono talmente radicate, difficilmente la situazione cambierà.
Deutschland kann sich keine finanzpolitische Vollbremsung leisten
La Germania non può permettersi di frenare bruscamente in termini di politica fiscale
Il giornalista Claus Hulverscheidt sottolinea come si sta avverando ciò che il Ministro delle Finanze Christian Lindner ha previsto per settimane: per redigere un bilancio conforme alla Costituzione, il governo dovrà tagliare i costi e ridefinire le priorità di spesa.
Si tratta di un'esperienza completamente nuova per la coalizione, perché per quanto sia stato indubbiamente difficile finora affrontare la pandemia, la guerra e le carenze energetiche, il denaro non ha giocato un ruolo negativo perché era semplicemente lì, visto che i politici avevano giustamente sospeso il freno al debito durante la crisi.
Ora che il peggio sembra essere passato, ci si chiede se i semafori siano in grado di effettuare una regolare pianificazione di bilancio.
La Germania sta affrontando la più grande trasformazione della politica economica dall'invenzione dell'elettricità e del motore a scoppio: rendere la sua economia sostenibile.
Hulverscheidt evidenzia come i politici dovranno almeno ammortizzare questi costi per gli anni a venire, se non vogliono rischiare di perdere il sostegno dei cittadini; perché una cosa è chiara: la transizione energetica non può essere realizzata senza o addirittura contro i cittadini.
È comprensibile per Hulverscheidt che un leader dell'FDP in particolare non voglia passare alla storia come il politico responsabile del più alto numero di nuovi debiti di tutti i tempi: sarebbe ancora peggio, però, se venisse ricordato come il Ministro delle Finanze che ha bloccato la svolta energetica con una visione del mondo rigida e puramente statalista.
Der Bundeswehr geht die Munition aus
La Bundeswehr sta finendo le munizioni
Il giornalista Peter Carstens sottolinea come la Bundeswehr sia a corto di munizioni, in quanto sono state consegnate grandi quantità dalle esigue scorte delle forze armate ma non ci sono quasi stati riordini.
Infatti, i governanti e i politici della difesa della CDU e della CSU hanno lamentato martedì una "stasi" nell'approvvigionamento di munizioni, sostenendo che mezzo anno dopo un cosiddetto "summit sulle munizioni" nell'ufficio del Cancelliere, non è successo nulla.
Negli ultimi mesi, la Bundeswehr ha consegnato all'Ucraina milioni di proiettili d'artiglieria, munizioni per carri armati, razzi, nonché bombe a mano, bazooka, cartucce per fucili e pistole. Tra le altre cose, sono stati consegnati missili Patriot, missili Iris-T, munizioni per i lanciarazzi multipli Mars II, circa 25.500 proiettili d'artiglieria, 100.000 granate a mano, 22 milioni di proiettili per pistole, circa 8.000 bazooka "Matador" con munizioni, 84.000 proiettili da 40 millimetri e grandi quantità di munizioni per i carri armati Leopard provenienti dalla produzione tedesca attuale o dalle scorte della Bundeswehr.
Secondo un'interrogazione parlamentare dell'opposizione, il Ministero della Difesa non dispone di liste di requisiti o piani di finanziamento per le sostituzioni e i nuovi acquisti: è stato chiesto di cambiare questa situazione e di affidare a un commissario o a un'unità di lavoro il tema delle munizioni.
Oberstaatsanwalt Alexander B. zu sechs Jahren Haft verurteilt
Il procuratore capo Alexander B. condannato a sei anni di carcere
Il Tribunale regionale di Francoforte ha condannato a sei anni di reclusione il procuratore Alexander B. per l’accusa di corruzione.
Il cinquantacinquenne, sospeso dal servizio, era stato arrestato nell'estate del 2020 e successivamente accusato di corruzione commerciale, violazione della fiducia ed evasione fiscale: da allora è in detenzione preventiva, anche se ci è stata un'interruzione di qualche mese.
Per anni, B. è stato portavoce della Procura di Francoforte e ha diretto l'"Ufficio centrale per la lotta ai reati contro la proprietà e la corruzione nel settore sanitario", da lui stesso fondato.
Durante il processo, ha ammesso di aver guadagnato negli anni grazie alla società di un amico, che forniva perizie condotte dall'Ufficio centrale di B. per i procedimenti contro medici e farmacisti.
Secondo i suoi calcoli, dal 2010 ha guadagnato circa 500.000 euro in tangenti da questa e da un'altra società - inizialmente aveva partecipato per un terzo agli utili della società dell'amico, poi per due terzi.
La giornalista Anna-Sophia Lang sottolinea infine come B. abbia dichiarato in ultima istanza che le sue azioni non erano giustificabili, che è profondamente pentito di ciò che ha fatto e che si assume la piena responsabilità - ha comunque chiesto alla corte di imporre una pena che gli offrisse una prospettiva.
Rekordbeteiligung in Deutschland
Partecipazione record in Germania
Le elezioni presidenziali e parlamentari in Turchia hanno portato alle urne più persone all'estero che mai: secondo l'agenzia di stampa turca Anadolu, l'affluenza alle urne tra i turchi all'estero è stata finora di quasi il 53% - gli elettori possono votare anche ai valichi di frontiera, nei porti e negli aeroporti della Turchia fino al giorno delle elezioni (14 maggio).
La giornalista Othmara Glas sottolinea come anche i turchi residenti in Germania hanno partecipato alle elezioni con un'affluenza record: l'Ambasciata turca a Berlino ha dichiarato che 732.000 degli 1,5 milioni di elettori registrati in Germania hanno votato entro martedì sera - l'affluenza è stata quindi del 48,8%.
Glas evidenzia come si tratti di tre punti percentuali in più rispetto alle elezioni presidenziali e parlamentari del 2018 - era stata del 45,7%.
Yunus Ulusoy, del Centro di studi turchi dell'Università di Duisburg-Essen, sottolinea che non si aspetta che la maggiore affluenza in Germania avvantaggi Kilicdaroglu: tradizionalmente, le persone di origine turca in Germania tendono a votare per Erdogan.
Kein Tag zum Feiern
Non è un giorno da festeggiare
Secondo il giornalista Reinhard Müller, la data dell'8 maggio 1945 segna la liberazione dal barbaro dominio nazista, ma non la fine della sofferenza e come può esserlo visto che sono morte milioni di persone e altrettante hanno perso la casa e non si è ancora imparato nulla.
Il giorno che viene considerato la data della resa della Wehrmacht tedesca, per quanto possa essere considerato un giorno di liberazione, Müller si trova d’accordo con le parole del Presidente federale, Richard von Weizsäcker (1984-1994), che disse che "Per noi tedeschi l'8 maggio non è un giorno di festa".
Infatti, secondo Müller coloro che oggi hanno la responsabilità devono chiarire in modo inequivocabile cosa è finito allora, cosa non è finito e cosa non deve ripetersi.
Si può discutere su cosa ne derivi concretamente, ma tutti gli Stati oggi hanno il dovere di prevenire le guerre di aggressione e i crimini contro l'umanità - il presidente ucraino sta già annunciando una vittoria sulla Russia come quella degli Alleati sulla Germania nel 1945.
Kommunen kritisieren Ergebnisse des Flüchtlingsgipfels
I comuni criticano i risultati del vertice sui rifugiati
I risultati del vertice sui rifugiati tra il governo federale e i governi statali sono stati criticati sia dai comuni che dall'opposizione del Bundestag.
Nell'accordo di mercoledì sera, il governo federale aveva promesso un miliardo di euro come contributo aggiuntivo ai costi di assistenza ai rifugiati per quest'anno; tuttavia, ad oggi la futura ripartizione dei costi sarà discussa prima in un gruppo di lavoro e la decisione sarà presa solo a novembre.
L'importo è destinato ad aiutare i Länder ad alleggerire l'onere sui loro comuni e a finanziare la digitalizzazione delle autorità per gli stranieri. Il documento di risoluzione del vertice dice anche: "Dal punto di vista dei Länder, è necessario un sistema di respirazione in cui il sostegno finanziario del governo federale sia orientato al numero di rifugiati in arrivo".
Le dichiarazioni di intenti del governo federale, di porre un freno più deciso alla cosiddetta immigrazione irregolare, sono state accolte con grande favore, anche se i negoziati in merito sono ancora in corso a livello europeo.
Al fine di applicare le espulsioni in modo più coerente, il Cancelliere Olaf Scholz (SPD) ha dichiarato che i governi federali e statali hanno anche concordato di estendere la durata massima della detenzione in attesa di partenza dagli attuali 10 a 28 giorni.
Le persone che devono essere deportate nei loro Paesi d'origine, ma che spesso si sono comportate in modo non collaborativo - ad esempio, fornendo informazioni false sulla loro nazionalità - possono essere prese in custodia all'uscita.
Secondo le informazioni fornite, l'accordo estende anche le competenze della polizia federale e migliora lo scambio di informazioni tra autorità giudiziarie e autorità per gli stranieri.
Bundesregierung will Wagner-Söldner nicht als Terrorgruppe einstufen
Il governo federale non vuole classificare i mercenari Wagner come gruppo terroristico
Il governo federale non vede attualmente alcuna possibilità legale di inserire il gruppo mercenario Wagner nella lista dei terroristi dell'Unione Europea: è quanto si legge in una risposta del Ministero degli Esteri a un'interrogazione del gruppo parlamentare CDU/CSU, che la F.A.Z. ha ricevuto.
I mercenari del Gruppo Wagner, fondato nel 2014, combattono per la Russia in Ucraina e sono dispiegati anche in Africa, collaborando tra l'altro con il governo golpista del Mali e peggiorando notevolmente la situazione della sicurezza in quel Paese - anche per la Bundeswehr.
I mercenari sono accusati di aver commesso crimini di guerra: i giornalisti Matthias Wyssuwa e Michaela Wiegel riportano come al momento, il governo tedesco non è a conoscenza di alcuna decisione nazionale in uno Stato membro dell'UE o in un Paese terzo che soddisfi i criteri di inclusione nell'elenco del regime di sanzioni antiterrorismo dell'UE per inserire il Gruppo Wagner. Insieme ai suoi partner all'interno e all'esterno dell'Unione Europea, il Governo federale sta monitorando e valutando i possibili sviluppi.
Nella sua risposta, tuttavia, il Ministero degli Esteri non si limita a sottolineare gli ostacoli giuridici di un elenco di terroristi, ad esempio che richiede un pacchetto completo di prove basato su informazioni apertamente accessibili in modo che possano essere utilizzate in tribunale.
Il documento elenca inoltre che l'UE ha già imposto diverse sanzioni al Gruppo Wagner e a un totale di 19 persone e dieci organizzazioni ad esso associate - l'ultima volta era successo a febbraio per violazione dei diritti umani e "destabilizzazione" dei Paesi africani.
Warum Europa keine Angst vor dem Inflation Reduction Act haben muss
Perché l’Europa non deve temere l’Inflation Reduction Act
Nell’articolo pubblicato sull’editoriale tedesco, Thomas Sigmund dichiara che una corsa ai sussidi per le tecnologie del futuro rischia di danneggiare l’economia di mercato: “l’azienda statunitense Intel ritiene necessarie sovvenzioni da parte del governo federale per quasi dieci miliardi di euro per il suo impianto di produzione di chip previsto a Magdeburgo…verranno creati circa 10.000 posti di lavoro…si tratta di un milione di euro per posto di lavoro…anche se è giusto ridurre la dipendenza dalla Cina in questo settore, ricatto sarebbe una parola troppo dura per le richieste della corporation statunitense…questo non ha più nulla a che fare con l’economia di mercato”, afferma Sigmund.
Per Sigmund, l’Europa non dovrebbe essere coinvolta in una corsa ai sussidi per tre motivi:
1) Il programma statunitense, Inflation Reduction Act del valore di 370 miliardi di dollari, si estende su dieci anni, vale a dire 37 miliardi di dollari all’anno. Inoltre, nessuna azienda chiuderebbe l’intero impianto in Europa solo perché negli Stati Uniti ci sono sussidi per qualche anno.
2) Ci sono anche aziende tedesche vincitrici del programma di sovvenzioni verdi degli USA e sono trattate come aziende statunitensi.
3) Anche l’Europa è un “campione” di sovvenzioni verdi. Gli aiuti statali della Germania per l’installazione di una pompa di calore in un’abitazione privata superano quelli statunitensi e ci sono maggiori vantaggi per i possessori di auto elettriche in Europa rispetto agli USA.
Ciononostante, le risposte giuste da parte dell’Europa, e in particolare della Germania, alle attuali difficoltà sarebbero una riforma dell’imposta sulle società, maggiori finanziamenti per la ricerca, procedure di approvazione più rapide e colmare la carenza di lavoratori qualificati.
Wieso eine Bürgerversicherung die Probleme der GKV nicht löst
Perché l’assicurazione dei cittadini non risolve i problemi del sistema GKV
Jürgen Klöckner riporta che, il desiderio di abolire l’assicurazione sanitaria privata da parte dei partiti SPD e Verdi mettono in pericolo la stabilità del governo tedesco.
I vantaggi e gli svantaggi dell’assicurazione sanitaria privata sono stati discussi per decenni e ora l’SPD e i Verdi preferirebbero un sistema assicurativo cittadino in cui tutti pagassero. A seguito del rinvio di tali piani in vista di una coalizione con i liberali dell’FDP, attualmente, l’SPD e i Verdi stanno cercando di farlo per vie traverse, ovvero aumentando i limiti di contribuzione e di assicurazione obbligatoria al livello dell’assicurazione pensionistica. Dal momento in cui l’elettorato di base del partito liberale FDP è composto da persone con un reddito elevato e da datori di lavoro, l’accettazione di tale richiesta comporterebbe conseguenze imprevedibili per i liberali.
Inoltre, tale scelta comporterebbe conseguenze negative anche sulla concorrenza tra i sistemi. Nonostante l’abolizione dell’assicurazione privata arricchirebbe inizialmente lo Stato, tale scelta comporterebbe conseguenze negative sulla concorrenza tra i sistemi. Sia il pubblico sia il privato sarebbero costretti ad aumentare le spese per migliorare i servizi.
Per tale motivo, Klöckner suggerisce alla coalizione del governo di eliminare i “tabù” per non rimanere bloccata in “un’impasse di politica sociale”. Per esempio, l’FDP dovrebbe accettare il fatto che il denaro delle tasse viene impiegato in maniera adeguata quando le riforme garantiscono una maggiore efficienza del sistema, mentre l’SPD e i Verdi dovrebbero prendere in considerazione alcuni tagli alle prestazioni: “a un certo punto si arriva a mettere in discussione l’accettazione delle assicurazioni sociali”, conclude Klöckner.
Deutschland kann Vorreiter im Kampf gegen den Klimawandel sein
La Germania può essere un pioniere nella lotta al cambiamento climatico
Michael Bloomberg riporta che l’anno scorso, gli investimenti in energia pulita hanno raggiunto la cifra record di 500 miliardi di dollari in tutto il mondo, più del doppio rispetto a dieci anni fa.
Per l’autore, la Germania, una delle economie più grandi e innovative del mondo, può fare da apripista per cambiare tale situazione. La Germania potrebbe anche essere un esempio per il mondo su come ridurre le emissioni delle industrie ad alta intensità di CO2, come quelle automobilistiche, chimiche ed elettroniche. Secondo Bloomberg sono importanti due punti. In primo luogo, i dati sui rischi climatici devono essere migliorati: “più le aziende conoscono i rischi che corrono, meglio possono evitarli. In secondo luogo, sui modi per ridurre le emissioni devono essere espressi con maggiore chiarezza. Una maggiore trasparenza consentirà al pubblico di chiedere conto alle aziende delle loro promesse in materia di clima, contribuendo così ad affrontare il grave problema del greenwashing.
Allo stesso tempo, sia l’Europa sia gli Stati Uniti potrebbero contribuire a compiere progressi nei Paesi in via di sviluppo attraverso partenariati pubblico-privati. Inoltre, secondo l’autore, entrambi dovrebbero sostenere maggiormente le banche multilaterali di sviluppo.
Tutti questi passi contribuiranno a eliminare gradualmente il carbone in tutto il mondo per evitare che il cambiamento climatico acceleri: “Paesi di tutto il mondo stanno già sentendo gli effetti del cambiamento climatico, e la Germania non fa eccezione: il disastro dell’alluvione nella valle dell’Ahr di due anni fa ne è solo un esempio”, conclude Bloomberg.
Braucht Deutschland mehr Investitionskontrolle gegenüber China?
La Germania ha bisogno di un maggiore controllo degli investimenti nei confronti della Cina?
Nell’articolo pubblicato sull’editoriale tedesco, Dana Heide e Jens Münchrath offrono un pro e un contro alla decisione del Ministero dell’Economia di controllare anche gli impegni esteri delle aziende tedesche in termini di politica di sicurezza.
Secondo Heide, ipassato ha dimostrato che gli interessi del settore privato non sempre coincidono con quelli dello Stato, soprattutto quando si tratta della Cina. Negli ultimi anni Pechino è cambiata, diventando direttamente più coinvolto all’interno delle aziende: “ciò è evidente nella crescente influenza delle cosiddette cellule di partito, che sono di fatto obbligatorie per tutte le aziende, comprese quelle tedesche, ma anche attraverso le leggi”, afferma Heide.
Inoltre, la giornalista afferma che, nonostante i controlli sulle esportazioni, il know-how tedesco e statunitense aiuta l’industria degli armamenti cinese. Il controllo da parte del Ministero dell’Economia non ha nulla a che fare con il protezionismo, ma con il realismo: “si tratta di alta tecnologia che potrebbe danneggiare la Germania”, afferma Heide.
Dal punto di vista di Jens Münchrath, la scelta del Ministero dell’Economia di controllare gli investimenti sarebbe simile ad un protezionismo nascosto. Il presidente statunitense Joe Biden vorrebbe che i suoi alleati europei evitino compromessi nel progetto di contenimento - o di disaccoppiamento, come è stato recentemente definito. Per tale motivo, Berlino dovrebbe non fomentare i conflitti e mantenere la cooperazione con Pechino senza ruffianerie: “non è nell’interesse economico dell’Europa creare un mondo bipolare, né è in definitiva favorevole alla pace se il mondo economico e politico è diviso in due sfere”, conclude Münchrath.
Wir vernachlässigen die wertvollste Ressource, die wir im Land selbst haben
Stiamo trascurando la risorsa più preziosa che abbiamo nel Paese stesso
Barbara Gillmann riporta che, in Germania il numero di giovani lavoratori non qualificati sotto i 35 anni è aumentato di 300.000 unità in un anno, raggiungendo la cifra record di 2,64 milioni.
D’altra parte, non c’erano disoccupati adeguatamente qualificati per più di 630.000 posti vacanti. E poi ci sono più di 200.000 giovani che hanno abbandonato la scuola e sono rimasti nell’inefficace “sistema di transizione”. Per l’autrice, tale situazione minaccia la Germania come sede di attività economiche tanto quanto la crisi energetica, con la differenza che era chiaramente prevedibile.
Sia il declino della formazione professionale duale sia l’aumento dei lavoratori non qualificati si possono notare nelle statistiche precedenti: “non sono dovuti a una geopolitica avversa, ma sono fatti in casa…anche la scusa della pandemia non aiuta: per molti anni abbiamo trascurato la risorsa più preziosa che abbiamo nel Paese, la prossima generazione”, afferma Gillmann.
Attualmente vi è la necessità di uno sforzo nazionale: “le scuole devono migliorare, le aziende devono formare di più e la qualificazione dei lavoratori non qualificati non deve rimanere un argomento di nicchia”, sottolinea l’autrice.
Nonostante la denuncia della mancanza di lavoratori qualificati sia forte, ad oggi l’azione è a breve termine. La demografia tedesca sarà in forte discesa poiché si sta avvicinando l’uscita dal mondo del lavoro da parte dei baby boomer: “la coorte del 1964 è la più ampia e andrà in pensione a partire dal 2027. Dopodiché, la demografia sarà in forte discesa”, conclude Gillmann.
Wie das EU-Satelliten-Internet der deutschen Raumfahrt schadet
Come l’internet satellitare dell’UE danneggia il volo spaziale tedesco
L’UE sta pianificando la costruzione di Internet via satellite in orbita bassa, sul modello di Starlink della società missilistica SpaceX di Elon Musk. Dopo Copernicus e Galileo, il progetto Iris2 è il terzo grande progetto europeo di voli spaziali, che secondo gli esperti costerà circa dieci miliardi di euro.
Secondo Thomas Jahn, l’Internet via satellite Iris2 è più un progetto per le grandi aziende invece che per le start-up: “la gara d’appalto si presenta come un invito alle grandi aziende, ad esempio ci sono criteri come l’esperienza in progetti spaziali o il numero di dipendenti che solo loro possono soddisfare”, afferma l’autore.
Inoltre, Jahn sottolinea una massiccia influenza francese nel progetto spaziale. Una maggiore presenza della Francia nei progetti europei sullo spazio potrebbe danneggiare l’industria spaziale tedesca “prima ancora che decolli”. Per non perdere tale opportunità, l’autore suggerisce al governo tedesco di trasferire la somma di 189 milioni di euro all’Agenzia spaziale europea, ma a una condizione: “le start-up devono avere maggiori possibilità con Iris2”.