Stroncature - Recensioni
“Che cos'è il potere?” di Byung-Chul Han
Dispiace doverlo dire, ma questo libro è una delusione. Il recensore ci si è avvicinato con grande interesse vista l’importanza del tema, e cioè l’indagine intorno al concetto di potere, ma nel testo di interessante vi è poco, molto poco, mentre abbonda tanta confusione, nella sostanza, per l’assenza di concetti fondamentali, e nello stile, che si perde in uno psicologismo del tutto fuori luogo.
Per entrare nel merito: sono tre i concetti fondamentali che l’autore non usa e che se usati avrebbero giovato grandemente nel ragionamento intorno al concetto di potere. Il primo è il potere che la società esercita sugli individui, vale a dire i modi di pensare, sentire e agire esterni all’individuo, dotati di un potere di coercizione in virtù del quale gli si impongono: sono i fatti sociali di Émile Durkheim (Il suicidio - L’Educazione morale). Stiamo parlando del potere impersonale della gente, per usare le espressione chiarissima di Ortega y Gassett (L’uomo e la gente). Byung-Chul Han parla invece di un imprecisato “potere del si”
L’autore, inoltre, sembra ignorare del tutto l’esistenza del concetto di soft power su cui Joseph Nye ha tanto insistito, distinto dall’hard power (Leadership e potere). Quest’ultimo consiste sostanzialmente nella coercizione e nel fare in modo che qualcuno faccia qualcosa contro la propria volontà. Mentre il soft power consiste essenzialmente nell’autorevolezza, il che vuol dire fare in modo che gli altri seguano spontaneamente le indicazioni di chi quell’autorevolezza possiede. Per pagine e pagine, l’autore dà la sensazione di girarci intorno (accenna in qualche passaggio confusamente al concetto di influenza), ma non afferra mai il concetto in maniera salta e l’analisi ne risulta confusa.
Il concetto di soft power e di autorevolezza è legato poi a filo doppio a un altro concetto che l’autore ignora del tutto, vale a dire la distinzione tra potere legittimo e potere illegittimo, su cui Guglielmo Ferrero ha scritto pagine fondamentali (Potere. I geni invisibili della città).
Il potere legittimo è un potere autorevole e che pertanto può governare persuadendo le persone, che agiranno adeguandosi di loro spontanea volontà, senza costrizioni imposte da chi detiene quel potere.
Al contrario il potere illegittimo non può che cercare di governare con la coercizione, imponendo con la forza la propria volontà, dato che nessun riconosce a quel potere il diritto di chiedere alcunché. Non ci si lasci ingannare però, questo tipo di potere, per quanto possa apparire possente e feroce, è in realtà il più debole dei due. Perché ha paura e fa paura. Ha paura perché sa di essere illegittimo e teme sempre che trame, congiure, pugnali e veleno possano attaccarlo, per questo vive isolato e agisce riservatamente. Ma per governare è costretto a far paura, il che aumenta la possibilità di trame, congiure e assalti, in che crea un circolo vizioso dal quale è difficile uscire. Ed è fragile poi anche per un altro motivo, perché dimentica quello che Talleyrand disse a Napoleone: “Maestà, con le baionette si possono fare molte cose, tranne sedercisi sopra”.
Stroncature - Analisi e Prospettive
Sta circolando in questi giorni una analisi fatta da non so chi (si fa il nome di Diego Fusaro e altri), che farebbe scompisciare dalla risate se il momento non fosse critico e che andrebbe del tutto ignorata in momenti normali.
Ma non siamo in momenti normali e insinuare nelle menti di milioni di italiani che quello che stanno vivendo sia dovuto a un grande gioco di potere per il dominio mondiale è criminale. Ripeto criminale.
In buona sostanza, il testo farneticante dice questo. La Cina è stata colpita nel pieno di una poderosa crescita economica (falso) quando lo yuan stava per prendere il posto del dollaro (ridicolo), mentre continuava a comprare in prevalenza il petrolio dagli iraniani (falso), facendo incazzare gli americani.
Di questo cambiamento epocale se ne stava avvantaggiando l’Italia (ma se rischiavano la recessione fino all’altro ieri!) grazie all’accordo commerciale stretto con Pechino (quello delle arance?).
Allora che è successo? Quei furbacchioni dei francesi hanno un laboratorio a Wuhan dal 1934 (sarebbe utile vedere qualche carta che lo provi) e allora i tedeschi prendono un ricercatore kamikaze, lo mandano nel laboratorio in Cina, questo inizia a toccare da tutte le parti, si infetta lui, infetta la Cina e poi torna in Italia a infettare noi: è lui il paziente zero, dichiara il testo senza il minimo dubbio e uno straccio di prova.
Notate una cosa: il laboratorio è francese dal 1934 (per inciso la concessione francese termina nel 1946), ma ci va un tedesco ad ammazzarsi. A che gli serve ai nostri cialtroni questa cosa? A mostrare che c’è un asse franco tedesco che complotta contro l’Italia. Ma per farlo devono fare un enorme e ridicolo salto logico.
Dunque francesi e tedeschi hanno tramato per colpire l’Italia e rompere la sua macchina economica: il nord. Gli americani ne hanno approfittato per mettere in ginocchio la Cina (ma dove?) e gli israeliani che hanno il migliore servizio segreto al mondo e per questo hanno già il vaccino (non mi risulta che gli 007 facciano i vaccini, altro salto logico mica da ridere), lo danno agli americani per proteggere le loro truppe in Europa e nel frattempo si fanno una barca di soldi (notare come spunta il vecchio antisemitismo).
È chiaro che le truppe americane sono quelle dell’esercitazione che tanto ha stuzzicato la fantasia dei tanti amanti dei complotti, che a detta loro servirebbero ad attaccare la Russia.
Conviene fermarsi qua. Ovviamente in tutta questa ricostruzione non c’è un briciolo di verità, come i fatti stanno dimostrando: il virus si sta espandendo in Germania, Francia e Stati Uniti, tanto che Trump rischia di perderci le elezioni a novembre. Il che significa che nessuno di questi paesi ne ha tratto giovamento: solo dei malati di mente avrebbero potuto pensarlo; il virus si sta accanendo con tale forza nel nord Italia (probabilmente, e sottolineo probabilmente) perché là l’inquinamento è molto alto (se si muove per insufficienza respiratoria, la cattiva qualità dell’aria avrà pure una sua incidenza); e l’esercitazione americana in Europa (ce ne sono ogni anno) è stata annullata per non mettere a rischio la salute dei militari (che dunque non sono vaccinati).
Come detto, ritengo che sia criminale mettere in circolazione queste strampalate ricostruzioni, soprattutto ora che possono intaccare la tenuta psicologica di milioni di persone sotto stress e per questo gli autori di questi testi andrebbero presi a calci. Ma c’è un’ultima cosa che vorrei sottolineare.
Chi scrive queste cose è convinto di aver raggiunto un grado di consapevolezza maggiore e guarda dall’alto in basso i tanti che si impegnano a capire le cose usando la logica e non la fantasia.
In realtà le cose stanno all’opposto, gli autori di questi testi sono così incapaci di gestire la complessità del mondo e il fatto che molte cose succedono per caso, per sfortuna, perché noi esseri umani non possiamo controllare tutto, che pur di andare avanti devono raccontarsi una storia, anzi una favoletta che elimini ogni incertezza e gli faccia dormire sogni tranquilli. Si attengano ai fatti dimostrabili, se ne hanno il coraggio, altrimenti si mettano a scrivere spy stories.
La verità è che tante cose possono succedere per caso (il salto di specie di un virus), per errori o mancanze (il non rispetto delle norme igieniche nei mercati di Wuhan) o semplicemente perché noi esseri umani non sappiamo tutto, siamo fatti storti e non possiamo controllare ogni cosa.
Questi eventi straordinari sono utili per ricordarci una cosa: e cioè che viviamo immersi in un mare di incertezza e di imprevedibilità, che siamo tutti fallibili e mortali; ma abbiamo una mente e una coscienza, una intelligenza e una creatività, una capacità di ragionare logicamente e una capacità di adattamento tali che ci hanno permesso di attraversare i millenni e di creare una civiltà che non ha pari nell’Universo conosciuto.
Il momento è difficile, e la situazione rischia di sfuggire di mano, ma ne usciremo usando la ragione, il buonsenso e la solidarietà, stando vicino almeno con il pensiero a quanti stanno soffrendo sotto qualsiasi cielo e sotto qualsiasi bandiera.
Stroncature Talks
Coronavirus e incertezza
E' una buona idea quella di realizzare un sito dove sia possibile recensire liberamente e criticamente i libri. Ma sarebbe opportuno che chi scrive ci mettesse pure la faccia firmando le recensioni. Non vi pare?
Claudio Riolo - Palermo